Da: A Volte Mi Viene da Dire. "Ho letto un articolo". di Diego-Piccaluga

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 Ho letto un articolo molto interessante sul supplemento del Corriere della Sera, “La Lettura”.
“La curiosità salverà il mondo”.

Nell’articolo, in breve, spiega che la curiosità, per l’essere umano, è pari alla gioia che ci procura il mangiare, al bere, al fare sesso e cioè va a soddisfare una parte del nostro cervello assumendo un aspetto molto importante per la nostra vita.
Continua dicendo che l’uomo è sempre stato mosso dalla curiosità, nel passato si è letteralmente catapultato nell’avventurarsi alla scoperta di nuove terre, trovandosi davanti popolazioni i cui usi e costumi erano a lui sconosciuti.
Da curiosità è passato a curiosità, da avventura in avventura, oggi si scandaglia lo spazio alla ricerca di altra vita su pianeti simili al nostro.
Nel frattempo, dice sempre nell’articolo, il nostro mondo è diventato sempre più piccolo e le cose da scoprire sono sempre meno, così la curiosità si è rovesciata nel suo contrario, l’indifferenza.
Forse il nostro viaggio potrebbe ripartire dall’arte e dal vasto mondo che ne fa parte. Nell’analizzare quest’ultimo aspetto, sull’arte, termina l’articolo; per dir la verità conclude parlando del mondo delle donne e della ricerca che fa lui, lo scrittore dell’articolo, per cercare sempre più soddisfazione nel mondo dell’arte che trova sul social network.
Anch’io sono un appassionato dell’arte e sono concorde con il suo pensiero; ecco, però, mentre leggevo, mi è venuta spontanea una domanda “qui, si parla di esplorare solamente un mondo esteriore, a noi esseri umani”. Una volta era l’esplorazione dei vari posti della terra, poi delle profondità del mare e oggi delle galassie, ma non vi sembra che manchi un’esplorazione molto più vicina a noi?
Si parla di salvezza rivolgendo l’attenzione al mondo dell’arte, ed io sono il primo a dire “sì”, il mondo dell’arte può darci nuovi stimoli e appagamento; però mi manca ancora una cosa. L’analisi di un aspetto al quale io non potrei fare ameno di non guardare, e osservare con molta attenzione.
Per me, forse, se vogliamo parlare di salvezza, riferendoci a quella curiosità che tanto una parte del nostro cervello abbisogna, io sarei più propenso a cercarla non tanto all’esterno di me, ma casomai dentro di me; e cioè nel vastissimo universo che sta dentro di ogni essere umano e che ai più è sconosciuto.
Forse questa conoscenza potrebbe darci nuove “curiosità” e “entusiasmi”, senza andare troppo lontano con l’esplorazione.
Diego Piccaluga     http://diegopiccaluga.blogspot.it/

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